Maranello è la città simbolo per tutti gli appassionati della “Rossa”.
Enzo Ferrari iniziò dapprima una attività alternativa all’automobile in forza del contratto con l’Alfa Romeo,
seguita dalla creazione del nuovo marchio Auto Avio Costruzioni nella sede tradizionale della Scuderia Ferrari in Via Trento e Trieste a Modena.
Nel 1943 la guerra costrinse Ferrari a spostare la fabbrica fuori Modena.
La scelta cadde su Maranello dove Enzo Ferrari già possedeva una casa colonica e qualche appezzamento di terra.
Il decentramento, sia pure imposto dalle leggi di guerra,
fu una operazione che lo stesso Ferrari vedeva di buon occhio in quanto faceva parte del suo progetto globale che era quello di diventare costruttore di auto da corsa.
La zona in cui aveva acquistato il terreno e, dove avrebbe stabilito la sede della Scuderia Ferrari a Modena nel 1923, era periferica con alcuni stallaggi per cavalli da tiro, ma all’inizio degli anni quaranta stava ormai diventando quasi centrale.
Cominciava ad essere evidente che sarebbero stati assai difficili eventuali ampliamenti, oltre a quelli già realizzati con l’acquisto di piccoli lotti vicini. Il problema semmai era decidere di quanto allontanarsi dal centro della città.
Maranello si potrebbe definire una “seconda scelta” poiché in realtà la ricerca del terreno adatto si era svolta inizialmente nel vicino comune di Formigine.
Ma la trattativa si interruppe, e così Ferrari, con i buoni uffici dell’allora Podestà di Maranello Giuseppe Ferrari Amorotti seppe della possibilità di acquistare un terreno nel comune di Maranello contiguo a quello che Ferrari già possedeva, e precisamente quello denominato “Fondo Cavani”.
Ci fu un primo, poi un secondo incontro per definire i dettagli economici e quindi, come si usava allora tra galantuomini di campagna, le trattative vennero concluse da una stretta di mano e festeggiate con una sostanziosa cena preparata dalla signora Augusta, conosciuta come ottima cuoca.
Il tutto deve essere avvenuto prima della fine di novembre del 1942: infatti già il 30 novembre su carta intestata della ditta Auto Avio Costruzioni Scuderia Ferrari di Modena ed il 3 dicembre su carta da bollo di Lire 6 il titolare Enzo Ferrari presentava la prima richiesta di licenza edilizia al podestà di Maranello per impiantare un capannone metallico prefabbricato nella sua proprietà, appunto il “Fondo Cavani”.
Con lodevole tempestività il Podestà concedeva l’autorizzazione il giorno 4 dicembre e questo è l’atto iniziale della lunga serie di avvenimenti che hanno portato all’impianto attuale.
C’è da notare che in quel momento non si parlava ancora di industria meccanica (che stava a Modena) bensì di costruzioni ad uso agricolo come si evince da una seconda richiesta, datata 12 gennaio 1943, nella quale vengono elencati tutti i terreni che componevano l’azienda agricola, sede della futura fabbrica.
A Maranello, ancora oggi è possibile esplorare i luoghi iconici che hanno fatto la storia della casa automobilistica più celebre del mondo: il Museo Ferrari, l’ingresso storico degli stabilimenti, la moderna Cittadella Ferrari e la futuristica Galleria del Vento.
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